La casa in fondo al lago

📰 Questo è un articolo pubblicato originariamente sulla versione cartacea de La Spinta, Quinta uscita di Settembre 2021. Visita l'archivio e scarica le precedenti uscite.

regia di Alexandre Bustillo, Julien Maury, 2021

La Casa in Fondo al Lago è un film profondo, in tutti i sensi.
Parliamo di abissi reali e concettuali, di fondali e vette, di sbalzi di pressione e balzi di tensione. Uno dei pregi che immediatamente si fanno apprezzare nel film di Bustillo e Maury è la coerenza, servita allo spettatore con un contorno di schietta, chiarissima semplicità. Il film – europeo fin nel midollo – vi mostra ciò che leggete sulla locandina.
Una casa in fondo al lago. Assisterete all’esplorazione di una casa completamente arredata con un gusto kitsch e vagamente old-fashioned
sul pavimento di un lago. La forza di questo film è innanzitutto estetica. La Casa in Fondo al Lago è quella che si definisce una gioia per gli occhi, un tripudio di scenografie meravigliose e surreali, una carrellata di scorci immortalati nella fluida staticità della gelida acqua del lago, inquadrature che sembrano quadri, ovattate, sommerse come in un’esposizione di
Damien Hirst. Arte, si tratta indubbiamente di questo: un esplicito tributo al
Cinema come arte innanzitutto visiva. Emblematica in tal senso la scoperta
di una sala cinematografica ancora funzionante… Il messaggio è chiaro: la magia del Cinema non conosce ostacoli, non può essere sommersa, superata, dimenticata.
Può dormire, mai morire, citando il “vecchio” Pierre (che conoscerete ad inizio film). Per procedere i ragazzi dovranno squarciare lo schermo come una tela di Fontana ed andare oltre… Verso la meraviglia dell’ignoto. Grande film dai mille richiami e suggestioni submechanophobici e
filosofici, un’opera impressionante, onirica, un indimenticabile incubo a
occhi aperti.