Luoghi comuni sul Lago Maggiore

📰 Questo è un articolo pubblicato originariamente sulla versione cartacea de La Spinta, Quinta uscita di Settembre 2021. Visita l'archivio e scarica le precedenti uscite.

La curiosità che spinge ognuno di noi a sapere quanto e perché il livello del lago è salito dopo diversi giorni di pioggia è molto forte. È in questi momenti che passeggiando sul lungolago si ascoltano alcuni commenti curiosi: alcuni dicono che “gli Svizzeri hanno aperto le dighe!” altri ancora che “La diga della Miorina a Sesto Calende è stata chiusa!” In realtà le cose non stanno proprio così.
Le acque dei bacini artificiali a monte del lago Maggiore vengono accumulate principalmente per la produzione di energia elettrica, costituendo un bene prezioso che non viene liberamente rilasciato. I bacini artificiali si ricaricano di acqua nel periodo estivo, grazie allo scioglimento delle nevi e dei ghiacciai, e si svasano nel periodo invernale, tempo in cui l’energia elettrica è maggiormente richiesta.
Durante le “piene” del 1993 e quella del 2000 le dighe erano 7 nel Canton
Ticino e 15 in territorio italiano. Se tutta l’acqua trattenuta da questi bacini artificiali fosse stata scaricata a valle contemporaneamente avrebbe fatto salire il livello del lago di circa m. 2,50: in quelle due piene, invece, il livello del lago salì ben oltre.
Le dighe a monte del lago Maggiore sono gestite in territorio svizzero
dalla “Società Idroelettrica Blenio-Maggia” e in Italia da Enel. Per quanto riguarda la diga della Miorina- gestita dal Consorzio del Ticino- le 120 paratoie incernierate sul fondo del fiume vengono alzate o abbassate secondo una determinata fascia di regolazione concordata tra l’Italia e Svizzera.
Lo scopo della diga della Miorina è quello di trattenere le acque che altrimenti verrebbero perse e non utilizzate per scopi agricoli e industriali.
In occasione di precipitazioni intense e diffuse su tutto il bacino l’apertura
completa delle paratoie allo sbarramento della Miorina può dare solo un modesto contributo al deflusso delle acque. La strettoia in quel tratto è un ostacolo ineliminabile che impedisce la fuoriuscita in tempi rapidi della notevole massa d’acqua in arrivo dal lago.
Lo sbarramento della Miorina è in funzione dal 1943 e prima della sua
attivazione vi sono state alcune piene “storiche”, fra tutte si ricorda
quella del 1868 in cui le acque del lago salirono fino a m. 6,90 sopra il
livello di Sesto Calende, come riportano le numerose targhe affisse
nelle varie cittadine rivierasche.
Ad Angera sono visibili sulla facciata del Santuario della Madonna della Riva e sul muro accanto alla pizzeria Damino.
Ricordiamo poi la piena del 1993, quella del “secolo”, che raggiunse
l’altezza di m. 5,75 e quella del 2000 che portò il livello delle acque a
raggiungere m. 6,15 rispetto all’idrometro della Navigazione Lago
Maggiore di Arona. Quell’anno – il 2000 – il servizio pubblico di linea
dei battelli e dei traghetti rimase fermo per alcuni giorni poiché il
livello del lago dopo la piena scese molto lentamente (1cm/ora) mentre
in fase di crescita raggiunse anche i 10 cm. all’ora.
Quali sono dunque le cause che fanno salire il livello del lago Maggiore?
Prima di tutto le abbondanti precipitazioni che si verificano in primavera
e nel tardo autunno soprattutto a ridosso della cerchia alpina. Le perturbazioni che giungono dal Mediterraneo non riescono a oltrepassare
la catena delle Alpi e quindi le precipitazioni si manifestano con
maggiore intensità laddove queste masse d’aria cariche di umidità si
scontrano con i primi rilievi sud alpini. Le maggiori precipitazioni si
verificano nelle zone di Omegna e Verbania, in Val Cannobina e in Val
Vigezzo. La zona lombarda a maggior piovosità è invece quella di
Laveno. L’elevata quantità di acqua meteorica che si scarica sui rilievi di
queste zone impiega da quattro a sei ore dalle vette al lago. La velocità di
tale scorrimento è dovuta a cime elevate con fianchi molto ripidi, da
valli a forte pendenza e da rocce impermeabili o molto poco permeabili.
Inoltre l’area di raccolta delle acque piovane – detto bacino imbrifero è molto esteso, pari a 6600 km²; se si considera che la superficie
del lago è di 212 km² il rapporto è di 31 a 1. Infine alla scarsa capacità di
evacuazione delle acque alla sezione di chiusura del lago da cui sfocia
il Ticino talvolta si accompagna il vento da sud – detto Marenca – che,
se soffia forte, rallenta di molto il deflusso delle acque.
Le acque del lago sono un bene prezioso e quindi la loro gestione è
regolamentata e finalizzata ad un uso ragionevole e che risponde a
principi di sussistenza e sicurezza delle comunità che qui vivono. Non solo, ma l’abbassamento e l’ innalzamento delle acque del lago Maggiore è condiviso e regolamentato in accordo con la vicina Svizzera.
La determinazione dei livelli del lago ha dato vita a una serie di
controversie tra chi regola tali livelli, chi sfrutta le acque del lago e chi
sul lago ci vive. Mettere d’accordo le esigenze agricole, quelle potabili,
idroelettriche, naturalistiche, turistiche e la sicurezza delle comunità
rivierasche non è facile, soprattutto perché alcune di esse sono in contrasto
con le altre.
C’è chi vuole il livello del lago basso per avere le spiagge più ampie
durante il periodo estivo, chi vorrebbe tenere i livello alto per l’approvvigionamento energetico ed agricolo, chi per la sicurezza della popolazione lo vorrebbe basso per scongiurare allagamenti e inondazioni,
chi per i servizi di trasporto lo vorrebbe alto per agevolare la navigazione.
Inoltre va segnalato che un livello del lago mediamente alto assicura
maggiore stabilità delle rive grazie alla pressione esercitata dall’acqua
su di esse; la pendenza delle sponde del lago è in più punti molto accentuata
e pertanto soggetta a possibili avvallamenti di sponda (anche di notevoli proporzioni): cioè frane prevalentemente subacquee che si verificano per il peso di sovraccarichi come ad esempio detriti sulle sponde, frane di materiali instabili, correnti lacustri e sorgenti sotterranee.
Infine una curiosità che forse non tutti sanno: il ricambio totale
delle acque del lago avviene ogni 4 anni circa.