A Regina Baranzini

Si presenta in dialetto:
“Me ciami Regina.
Questa è una figlia,
è Valentina.

Ho un vestito nuovo, lo faccio
da me
se vuoi ne preparo uno anche
per te.

Non scrivermi esami: non li
voglio vedere;
mi siedo qui solo per
farvi un piacere.

Pensa piuttosto a curare Lucchini
ha il diabete, il glaucoma
e dei rantolini.

Ho bisogno la ricetta per il Canziani;
se non puoi oggi, passo domani.

Lui vule la lastra
per vedere i polmoni
e gli esami del sangue:
ne vuole a milioni!

Per me non fare nulla
non ti preoccupare:
ho il Daniele e la Wanda
da sistemare.

Mi sento un po’ stanca:
che vuoi che sia?
E’ l’età che avanza, non l’aritmia.

Mi è uscita quest’ernia
(o sono dimagrita?)
lasciamola stare: c’è poco da fare.

Pensa a curarmi i figli e
il marito,
di me poco importa,
lo avrai capito!”

Lei è una mamma e una moglie
perfetta.
Poetessa di Angera
il suo nome è: Ginetta!